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“Chi l’avrebbe detto?”

01 Febbraio 2021

rotonda Comer Sud

Le riflessioni di Filippo Interlicchia (Amministratore Unico ComerSud)

In Comer Sud come in tutte le altre concessionarie il 2020 è stato un anno di incertezza, ma soprattutto un anno da ricordare come quello che ha dato il grande impulso al cambiamento di cui ormai si parla da tanti anni, verso un’era più digitale, più social e soprattutto a distanza.

Vi racconto un po’ la storia di Comer Sud: nasciamo come gruppo alla fine degli anni 60, quando mio padre ed i miei zii unirono le loro società individuali di trasporti, certi che anche se da soli si va più veloci, insieme si va di certo più lontano. Di strada da quel momento ne abbiamo fatta, oggi siamo non solo un’importante realtà nel comparto di logistica e trasporti con la F.lli Di Martino, ma anche una tra le più storiche e affermate concessionarie sul territorio siciliano grazie al brand Comer Sud, che ormai racchiude ben più dei veicoli industriali Mercedes con cui è iniziata (per chi non lo sapesse: COncessionaria MERcedes del SUD).

Mercedes è il nostro amore, e merfina la nostra partner sin dall’inizio, con cui abbiamo condiviso le tappe importanti del nostro percorso.

Le domanda che no, come tutti, ci siamo fatti ininterrottamente da marzo è stata: “Sono pronto a vendere auto e mezzi a distanza? Raggiungeremo il budget con tutti i venditori a casa? Posso davvero gestire tutta la mia attività commerciale e mantenere l’interazione umana con uno schermo?”.

Ma noi italiani siamo uomini d’ingegno e se c’è una cosa che ho imparato dalla generazione che mi ha preceduto è che non si parla mai di problemi, ma di soluzioni. Quindi siamo partiti da quello che sappiamo fare meglio: gruppo.

In famiglia siamo sempre stati tanti, ma mai soli e mai ci è mancato il senso di appartenenza, la fiducia, il rispetto e la voglia di fare. Così eccoci davanti a questo misterioso “nemico”, che ha stravolto le nostre certezze. Capiamo però presto che non si tratta di una fase passeggera ma di un cambio epocale, che non doveva e non poteva fermarci.

Come diceva Aristotele in tempi non sospetti, “l’uomo è un animale sociale”, e così abbiamo dato vita ad uno spazio social(e), adattandoci. Si parlava per un’oretta di qualsiasi cosa proprio come si fa in famiglia. Così tra dirette social, chat iperattive e irruzioni di bambini e animali domestici in call, abbiamo iniziato a conoscerci di più e a rafforzare quel legame umano che delle volte nel tran-tran giornaliero veniva trascurato, sommersi da obiettivi e progetti spesso si faceva appena in tempo a prendere il caffè, ma poche volte a chiacchierare.

Le semplici dirette, si sono poi evolute da uno spazio a disposizione di tutti noi a un vero e proprio evento live. Abbiamo invitato politici e imprenditori per rispondere alle domande di collaboratori e clienti che si univano ormai sempre più numerosi, qualche volta anche sportivi e comici locali per regalare qualche momento di leggerezza in un’atmosfera che ha messo tutti a dura prova. Quando le porte si sono aperte l’iniziativa è diventata spettacolo, con varie tappe in Sicilia, che ha fatto da apri pista per il ritorno alla nuova normalità, con mascherine e posti limitati sì, ma finalmente in presenza. L’iniziativa ci ha fatto conoscere ancora di più sul territorio ed ha rafforzato la nostra immagine di gruppo unito, che sa bene che la forza sta nelle persone e nella resilienza, poi per fortuna siamo stati bravi pure a vendere, raggiungendo ottimi risultati anche da casa, ambito in cui anche merfina ha giocato un ruolo chiave grazie alle campagne, che come sempre vanno a braccetto con ogni nostro grande traguardo. Insomma il 2020 oltre alla conferma di essere dei merfina Superfan ci ha portato la certezza di avere dei Super-Fan anche sul nostro territorio, (prendo in prestito una terminologia a tutti cara, con qualche licenza che spero Antonio approverà)!

Il ritorno di questa iniziativa è stato più di quello economico: trovo che ci sia stato un importante cambio di consapevolezza al nostro interno; Siamo più uniti e più consapevoli di essere parte di un concessionario, ma anche di un gruppo e soprattutto di una famiglia.

Chi l’avrebbe detto che serviva un’epidemia per ritrovare l’importanza dei grandi valori che sono sempre stati il nostro motore di crescita? 

 

Con la speranza di poter rincontrare presto anche la nostra famiglia merfina, cari saluti.